era il posto più incantevole che avessi mai visto, e tutte le mie lamentele, durante il tragitto in taxy, sul perché l'azienda avesse deciso di organizzare un meeting così lontano dalla nostra sede, si erano spente in un attimo, solo guardando il panorama che si godeva dalla sala con la grande vetrata dell'albergo che ci ospitava.

Ero quasi in estasi; la bellezza della natura riconcilia sempre con se stessi, e la scelta di un posto tanto lontano, forse, era motivata proprio dal suo fascino che avrebbe dovuto metterci di buon umore e attutire il colpo basso che stavano per assestarci, grazie a tutti i cambiamenti che il nuovo team manager, che avremmo conosciuto quel giorno, aveva deciso di apportare.
I pensieri volavano veloci a cosa sarebbe stato di me, qualora avessi dovuto cambiare residenza.
Non mi andava di abbandonare tutto, casa, amici, abitudini da ormai "vecchia zitella". Non avevo più l'età per assorbire i colpi dei cambiamenti così come può assorbirli un sacco da fit boxe.
Non sapevo se sarei stata in grado di riorganizzare la mia vita da capo, in un'altra città, e speravo vivamente di non essere rientrata in quel gruppo di collaboratori che avrebbero dovuto, loro malgrado, accettare la cosa o lasciare l'azienda.
Questi pensieri contrastavano con la sensazione piacevole regalatami dalla vista mozzafiato, così mi girai di scatto quasi a voler cancellare con un gesto brusco la magia di quel posto, che a mio avviso nascondeva un tranello.
Il mio gesto fu così brusco e improvviso che mi scontrai con un uomo che invece, tranquillo e silenzioso, si stava avvicinando alla vetrata per osservare anch'egli il panorama.
Il mio succo di frutta rovinò tutto sulla sua candida camicia e sulla cravatta procurando, a lui, un inaspettato bagno fresco mattutino, e a me, un immediato imbarazzo.
*********************************
Questo racconto ho deciso di scriverlo a "puntate" e ogni giorno, durante le mie vacanze al mare, verrà pubblicato in automatico un pezzo di racconto, in modo che non sentiate la mia mancanza mentre sono via.
Prossimo appuntamento quindi domani 03/07/2012 alle ore 10.00
I pensieri volavano veloci a cosa sarebbe stato di me, qualora avessi dovuto cambiare residenza.
Non mi andava di abbandonare tutto, casa, amici, abitudini da ormai "vecchia zitella". Non avevo più l'età per assorbire i colpi dei cambiamenti così come può assorbirli un sacco da fit boxe.
Non sapevo se sarei stata in grado di riorganizzare la mia vita da capo, in un'altra città, e speravo vivamente di non essere rientrata in quel gruppo di collaboratori che avrebbero dovuto, loro malgrado, accettare la cosa o lasciare l'azienda.
Questi pensieri contrastavano con la sensazione piacevole regalatami dalla vista mozzafiato, così mi girai di scatto quasi a voler cancellare con un gesto brusco la magia di quel posto, che a mio avviso nascondeva un tranello.
Il mio gesto fu così brusco e improvviso che mi scontrai con un uomo che invece, tranquillo e silenzioso, si stava avvicinando alla vetrata per osservare anch'egli il panorama.
Il mio succo di frutta rovinò tutto sulla sua candida camicia e sulla cravatta procurando, a lui, un inaspettato bagno fresco mattutino, e a me, un immediato imbarazzo.
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Questo racconto ho deciso di scriverlo a "puntate" e ogni giorno, durante le mie vacanze al mare, verrà pubblicato in automatico un pezzo di racconto, in modo che non sentiate la mia mancanza mentre sono via.
Prossimo appuntamento quindi domani 03/07/2012 alle ore 10.00
( si, lo so...è perfido da parte mia...ma mi piaceva l'idea di una breve soap opera per iscritto)
Gran bella idea ma.... non puoi tenerci così, col fiato sospeso giorno per giorno... :)
RispondiEliminaGrande Manu, sai sempre come stupire, sorprendere :)
Da questo lago mi arrivano sempre onde d'emozione, onde positive, ricordi dolcissimi. Nessuna sorpresa, era scritto così da qualche parte nell'universo...
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